Camerota, bagno di folla per Alfieri. Scarpitta: Franco va oltre i simboli

«Siamo alla vigilia di un momento importante, dove ognuno di noi svolge un ruolo fondamentale. Nei momenti importanti bisogna decidere e le decisioni sono in questo caso determinanti non per il singolo individuo, per la propria famiglia, amici, parenti, conoscenti e paesani, ma per un intero territorio». Lo ha dichiarato Mario Salvatore Scarpitta, sindaco di Camerota, nel corso dell’incontro con Franco Alfieri che si è tenuto giovedì 22 febbraio a Marina di Camerota.

«In questi casi bisogna sgombrare il campo dalle chiacchiere, amicizie e simpatie; quando si parla del futuro di un territorio, di sviluppo, di cambiare il corso delle cose di uscire dall’ordinario, di rendersi conto di cosa si può e non si fa’, insomma di decidere, e allora bisogna analizzare i fatti, i risultati, guardare con i propri occhi ascoltare con le proprie orecchie verificare il percorso e la storia dei protagonisti a cui decidiamo di affidare il nostro destino. Chi come il sottoscritto ha l’onore, la responsabilità e la fiducia della propria comunità, deve sentire forte questo momento» ha continuato il primo cittadino.

«Decidere per se’ è difficile – sottolinea Scarpitta - per la propria comunità ancora di più. In questo sono stato fortunato, perché la mia decisione ha avuto molto tempo e molte opportunità di verifica. Oggi sono sereno perché in questi anni, prima come consigliere di opposizione per 7 anni e da 8 mesi come Sindaco, posso dire con assoluta tranquillità che la mia scelta e spero di tantissime altre migliaia di persone è la scelta giusta. La scelta della responsabilità, la scelta dell’uomo al di là del partito, la scelta della competenza, per il territorio, la mia scelta si chiama Franco Alfieri. Insieme al sottoscritto, per la prima volta oltre 470 tra sindaci, amministratori e consiglieri comunali, unendosi, superando campanilismo, divisioni tra schieramenti, diversità di vedute di idee e di partiti hanno fatto quadrato intorno al nome di Franco».

Scarpitta ha preso la parola per primo. Accanto a lui, al tavolo degli ospiti, erano seduti: Franco Alfieri, candidato all’uninominale della Camera dei Deputati nel collegio Cilento, Diano e Alburni; Luca Cerretani, Vice Presidente della Provincia di Salerno; Silvano Del Duca, candidato al plurinominale della Camera dei Deputati con il gruppo Insieme; Pasquale Sorrentino, Vice Sindaco di San Giovanni a Piro e consigliere provinciale; Marco Colucci, avvocato; Luigi Martino, giornalista e moderatore dell’incontro.

«Questo è il segnale, questo è il dato inconfutabile, questo è il risultato straordinario che si è raggiunto – ha continuato Scarpitta -. Con senso di responsabilità tutti noi abbiamo riconosciuto un leader che nel corso degli anni che grazie ai fatti è riuscito a convincere prima gli uomini e poi il partito. Immaginiamo una volta eletto Franco quanto sia importante che tutti noi amministratori, potremmo condividere uniti progetti territoriali e non più battaglie isolate. Il Cilento deve avere un esponente esperto che conosce il territorio, le sue problematiche ataviche. Franco ha fatto il sindaco di Agropoli che tutti ammiriamo per come è stata trasformata, il consigliere provinciale, l’assessore, il responsabile della segreteria del Presidente De Luca con deleghe che funzionano agricoltura e pesca con migliaia di decreti di finanziamento. Conosce le strade del Cilento, gli smottamenti, le frane, l’isolamento, la carenza di strade e strutture, l’insabbiamento dei porti, l’abbandono dei centri rurali dell’entroterra, l’immigrazione, la povertà, i giovani che partono, i vincoli che collassano l’economia, la forte stagionalità con periodi di lavoro, la stagione corta che non consente di ammortizzare nel breve gli investimenti e che non consentono alle imprese di essere competitive sui mercati in quanto la stagione corta non consente di abbassare i prezzi».

«Tutto questo però – ha spiegato ancora il sindaco di Camerota - è da mettere sulla bilancia. Bellezze inarrivabili, clima ideale, gastronomia, cultura, leggenda, storia, arte, questo deve essere unito, messo in rete, creato un filo invisibile tra Salerno, Agropoli, Palinuro, Camerota e Sapri; un unico attrattore con un unico progetto con un interlocutore serio e capace. Questo lo dobbiamo affidare a Franco che dovrà rappresentarci e raccogliere le istanze del territorio e farsi unico. Inutile elencare quanto di bello e attraente. Noi lavoreremo insieme per le strade di collegamento, per i terreni da affidare ai giovani, per le fermate dei treni a lunga percorrenza, per far sì che il Cilento si avvicini al mondo. Per tutto questo si sveglie Alfieri e la sua candidatura non nasce da oggi ma da molto lontano come i progetti che si rispettano. Camerota, ha bisogno di chi la rappresenta per crescere per far conoscere le sue bellezze ancora di più. È vero oggi per i partiti non c’è amore ma gli uomini vanno oltre i partiti e allora visto che i partiti non rappresentano la gente facciamo rappresentare Camerota dalla qualità degli uomini, dai fatti e non dai pettegolezzi».

«Capisco i delusi del Pd – ha proseguito Scarpitta - ma Franco va oltre i simboli, cari concittadini. Già dal tempo in cui ero consigliere di minoranza e mi opponevo alle amministrazioni che governavano male Camerota, sognavo di tracciare un futuro di buon governo nella provincia, così come era stata ben governata Salerno, così come Agropoli. Mi chiedevo il perché Camerota non poteva essere menzionata come un comune produttivo. Nel mio immaginario avevo il sindaco De Luca a Salerno ed Alfieri ad Agropoli, il loro operato che saliva agli onori della cronaca. Per questo ho sostenuto prima De Luca a governatore della Regione Campania ed oggi Franco Alfieri alla Camera dei Deputati. Non dimentichiamo che quattro anni fa la Cilentano con altri governi era chiusa, che non aveva collegamenti esterni e che abbiamo sofferto l’isolamento. Per mio piacere nel frattempo sono diventato sindaco di Camerota ereditando un ente sull’orlo del fallimento che sto governando con dedizione senza risorse con una squadra di giovani amministratori appassionati e onesti. È qui voglio raccontarvi la mia stima per Franco: Otto mesi di collaborazione, di porte sempre aperte, di parole mantenute, di risposte rapide e certe per Camerota, del suo impegno per la fine dei lavori del palazzetto, dell’ultima trance di finanziamento solo pochi giorni fa arrivata, dell’impegno per la scuola a Lentiscosa, per il depuratore completando iter e procedure, per la trance di finanziamento del porto, per il suo costante interfacciarsi per il pozzo di Licusati, per il recupero della piazza a Lentiscosa, e per tanto altro messo in cantiere come la rete idrica comunale e il progetto costoni rocciosi. Da poche settimane abbiamo ottenuto il cambio di destinazione di alcuni terreni sul Mingardo per poter realizzare un parcheggio».

«Mi conoscete – ha concluso il primo cittadino - non mi innamoro delle chiacchiere e quanto detto lo stiamo facendo e lo faremo, tutto questo grazie ad una collaborazione giornaliera. Ecco perché voto Alfieri e vi chiedo di votarlo. Se4 facciamo errori non avremo un referente come Franco, perderemo una grande opportunità. Ecco perché chiedo a tutti di lasciare da parte le bandiere e puntare sull’uomo, su un battitore libero, competente che all’ occorrenza sa anche battete i pugni sul tavolo. Questo cambio di rotta, un po’ già si avverte e ce lo affermano cittadini e sostenitori che abbiamo anche oltre i confini di Camerota ma tanto c’è da fare certamente. L’attività politica di una amministrazione comunale come Camerota presume di stare in continuo contatto con la Regione, autorizzazioni, finanziamenti, territorio ecc. In questo cammino di otto mesi che mi ha visto impegnato con la Regione ho avuto il pieno sostegno di Franco Alfieri che dall’alto della sua capacità amministrativa mi ha orientato e diretto verso i vari organi di gestione all’interno della complessa macchina della Regione Campania. Franco Alfieri opera così, mette a disposizione degli altri la sua capacità amministrativa. Ad una persona così disponibile non si può negare il sostegno anzi bisogna rinforzarlo così come abbiamo fatto noi sindaci e consiglieri delle amministrazioni locali che abbiamo sottoscritto il documento di candidatura. Il Cilento ha bisogno di unione così come si sta costruendo intorno alla figura di Franco Alfieri. Il Cilento non dovrà essere una parte della provincia di Salerno lasciata a se stessa perché ha una bassa concentrazione di abitanti. Il Cilento è una area di qualità che elenca una area protetta come il Parco nazionale del Cilento, come due aree marine protette a Castellabate, un’area estesa di borghi di alto pregio, di cultura, dove si conservano tradizioni e luoghi di vacanza unici in Italia. E allora perché divisi, perché relegati da una parte. Questo è il dilemma del Cilento, ma noi abbiamo l’obbligo di sovvertire questa tendenza partendo dal sostenere Franco come “alfiere” di noi amministratori del Cilento che abbiamo nelle mani il destino dei cittadini del Cilento».

Dopo Scarpitta è intervenuto Manfredo D’Alessandro, capogruppo di maggioranza della lista Terradamare che governa attualmente Camerota. Dalla platea hanno preso la parola anche Gino Marotta, sindaco di Celle di Bulgheria, e Silverio D'Angelo, vice sindaco di Centola-Palinuro. La folla presente in sala era quella delle grandi occasioni. A margine dell’incontro Scarpitta, Alfieri e i quattro consiglieri della giunta di Camerota, che hanno seguito nella scelta il sindaco (D’Alessandro, Esposito, Perazzo e Cammarano), hanno inaugurato la sede elettorale in via San Domenico, sempre a Marina di Camerota.

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