La tutela dei minori ad ogni costo nel diritto d’informazione

I bambini e i minori dagli albori dell’umanità non hanno mai occupato un posto di rilievo. Sacrificati in tempi antichissimi e considerati mano d’opera col pater familias che ne deteneva il potere più che la potestà, bisogna attendere il XVIII secolo per portare l’attenzione su di essi quando attraverso i romanzi sociali si tentò di sensibilizzare le coscienze e in Francia la Costituzione del 1793 proclamò che il bambino non possiede che diritti. Il seguito è storia, ma l’argomento della tutela del minore è sempre in primo piano. Deontologia professionale e diritto di famiglia- rispetto della privacy e tutela dei minori è il titolo del tema affrontato dall’OdG della Campania durante il corso di aggiornamento dei giornalisti, martedì 23 gennaio, a Salerno, presso il palazzo di Città. Nella stessa giornata si è svolto anche il premio dell’Associazione Giornalisti Salernitani, presieduta da Enzo Todaro, che ha conferito un’onorificenza di merito a Antonella Napoli, Gianfranco Coppola e Antonello Caporale, giornalisti di grande spessore e dalle note e brillanti carriere. Il tema del corso è stato affrontato dall’avvocato Gian Ettore Gassani e dal presidente del Tribunale per i Minori di Salerno Pasquale Andria, che a gran voce hanno rimarcato la necessità di fornire una corretta informazione tutelando, in caso di minori, la loro privacy ad ogni costo.

L’Avv. Gassani, cassazionista, esperto del diritto di famiglia e minorile, ha tracciato un parallelo tra il codice deontologico degli avvocati e quello dei giornalisti, due figure professionali deputate alla difesa dei diritti delle persone, della verità e della libertà e per questo dovrebbero maggiormente collaborare, soprattutto nella tutela dei minori. Nella sua relazione a difesa del minore così si è espresso il presidente Pasquale Andria del TdM di Salerno: "Il principio fondamentale espresso più volte, non solo in sede giurisprudenziale e in seno alla corte costituzionale, ma recepito anche in forza dei documenti all’ordine dei giornalisti e segnatamente al testo unico approvato dal consiglio dell’OdG nel 2016, sancisce che nel contemperare il diritto dell’informazione da una parte e il diritto alla riservatezza dall’altro che vale per tutti, nel caso di minori il diritto alla riservatezza deve sempre prevalere sul diritto d’informazione. Questa stessa linea giurisprudenziale e deontologica che deve sempre condurre l’operatore nel suo lavoro, afferma di evitare di fornire dati identificativi, anche indiretti, che possano condurre alla rivelazione del minore". Il presidente dell’OdG Campania Ottavio Lucarelli ha ringraziato Andria per l’ottimo intervento :"Il presidente Andria ha citato alcuni passi del codice dei doveri del giornalista e della Carta di Treviso.

Su tutto prevale la regola che la privacy, la tutela e la sicurezza del minore vanno difesi su ogni altro aspetto. Ha altresì sottolineato come spesso, nella notizia, non si cita il minore ma si mettono indizi che di conseguenza portano al suo riconoscimento. Il problema è complessivo e riguarda non solo la carta stampata ma tv, radio e web. I redattori e i caporedattori devono stare tutti molto attenti" Tuttavia in questi tempi di furibondo apparire, osservare questa regola fondamentale è difficile quando, spesso, sono gli stessi familiari o parenti che violano ogni norma di sicurezza mostrando se stessi oppure alludendo o marcatamente rivelando situazioni, nomi, luoghi che inevitabilmente conducono al minore.

© Titty Ficuciello

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