Padula, circolo carlo alberto presenta convegno su alzheimer

Nell'ambito delle celebrazioni per il 130° Anniversario della Fondazione, il “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886”, in collaborazione con la Banca Monte Pruno, presenta il convegno d’informazione scientifica che affronterà le problematiche legate alla malattia d’ALZHEIMER. “NONNA, PERCHE’ NON MI RACCONTI PIU’…” Prendersi cura del malato d’ ALZHEIMER, ogni giorno INTERVERRANNO : la dottoressa MONICA MANFREDI, Dirigente Psicologo e Psicoterapeuta del Dipartimento Salute Mentale A.S.L. Napoli 3 Sud; il dott. EDIEGO MARTINO, Specialista in Neurologia; l’avv. FRANCESCO CAVALLONE, Presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Sanitario Sala C.-Polla; il dr. ANTONIO PANDOLFO, Responsabile Aree Territoriali della Banca Monte Pruno; l’avv. ROSANNA BOVE FERRIGNO, Consigliere del Circolo Carlo Alberto 1886. Coordinerà i lavori del convegno il dott. MICHELE CARRARA, Specialista in Odontostomatologia e Socio del Carlo Alberto. Nei paesi occidentali il progressivo aumento dell’aspettativa di vita e la notevole riduzione della natalità stanno portando inevitabilmente a un aumento della popolazione anziana. In Italia tale fenomeno ha assunto dimensioni di grandi proporzioni: nella seconda metà del XX secolo i soggetti di età compresa fra 60 e 79 anni sono aumentati di più del 100%, mentre gli ultraottantenni di circa il 300%. Tra le patologie legate all'invecchiamento, sicuramente la demenza occupa un posto di grande rilievo: si stima che nel mondo vi siano più di 24 milioni di persone con demenza, destinate ad aumentare a 81 milioni nel 2040. La malattia di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza. Il quadro clinico è caratterizzato classicamente da un disturbo di memoria, per cui il paziente presenta dimenticanze che, spesso, in fase iniziale sono sottostimate dai familiari. L’esordio della malattia, infatti, è così insidioso che nella maggior parte dei casi, i familiari non riescono a datarne l’inizio. Si associano altri deficit cognitivi, quali disturbi dell’orientamento temporale e spaziale, disturbi del linguaggio, difficoltà nell'utilizzo di oggetti di uso comune e della capacità di riconoscimento.

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