Pertosa, XX edizione del festival di musica e cultura etnica Negro

Prosegue oggi (22 agosto) la XX edizione del festival di musica e cultura etnica "Negro", nelle Grotte di Pertosa-Auletta con i concerti di Giancarlo Schiaffini con Silvia Fanfani Schiavoni & Ensemble Dissonanzen, Baro Drom Orkestar e l’Orchestra di Tammorre e Putipù. Domani (23 agosto) terza e ultima giornata della rassegna con Raiz & Fausto Mesolella In “Dago Red”, Capone & Bungtbangt e Les Tambours Du Bronx (per informazioni www.negrofestival.it)
PROGRAMMA 22 AGOSTO - La seconda giornata di "Negro", è dedicata agli appassionati e i cultori della musica intrisa di ricerca, di riferimenti culturali e innovazione che, nel corso dei suoi vent’anni il Negro Festival ha sempre cercato di favorire interpretando più autenticamente il proprio Dna. Si esibiranno infatti, Giancarlo Schiaffini con Silvia Fanfani Schiavoni & Ensemble Dissonanzen in “Voi ch’amate lo criatore” un progetto di esplorazione della musica dalle origini “civili” attraverso la modernità. Sul palco anche i giovani "Baro Drom Orkestar", un mix esplosivo e coinvolgente ottenuto sradicando “klezmer, musica armena, pizzica salentina e balkan”. Terza "chicca" della seconda giornata l’Orchestra di Tammorre e Putipù, che vede la partecipazione carismatica di Alfio Antico. Un progetto di ricerca e di spettacolo, ideato e diretto da Mimmo Maglionico in prima nazionale per il Negro Festival in cui la tradizione popolare del sud Italia, che intreccia riti di passaggio e aspetti terapeutici di formazione precristiana, ruota prevalentemente attorno ad una serie di feste popolari.
PROGRAMMA 23 AGOSTO - Nell'ultima sera della XX edizione di Negro sarà di scena la sapiente manipolazione di Raiz e Fausto Mesolella dell’antico repertorio partenopeo, in “Dago Red Tour”, tra chitarre elettroniche e fantasia di arrangiamento e voce blues di intensa profondità, per dare nuova eco alla canzone popolare partenopea. La narrativa e il canto. Il passato e il presente, sul medesimo palco, in una sintesi romantica, proletaria, migratoria. Oltre i limiti dello spazio geografico, o geopolitico, e fisico. Lo spettacolo è composto dalla rielaborazione di memorabilia del canzoniere napoletano che si mescolano a pulsioni rock, soul, blues, reggae del combo. È così che naturalmente, “Lacreme napulitane” (firmata da Bovio-Buongiovanni) si specchia nella “Immigrant Punk” dei Gogol Bordello di Eugene Hutz. Che ’a muntagna vesuviana, il Vesuvio di “Tu ca nun chiagne” (Libero Bovio-Ernesto De Curtis), diventa the mountain che scalano The Who in “See Me, Feel Me”. Un’identità che trova la giusta distanza e un coraggioso equilibrio tra le radici nel passato e i rami protesi al futuro. Una serata finale rivolta al suono giovanile: estensivamente rock, trasgressivo, libero e perciò ricco di valori inquieti e di stili multi-tasking. Sul palco i Capone & Bungtbangt, tra i pionieri della eco music mondiale, vocati alla nobile idea del riciclo creativo, accompagnati da un amore viscerale per la musica e la natura. Il loro sound, “Junk Music” è un mix di hip hop, reggae funkdelik napoletano. Il loro attaccamento alla terra, che li porta a recuperare e riciclare rifiuti nobilitandoli a strumenti musicali, oggetti per arte, in una terra “infuocata” come la Campania, fornisce un’altra lettura dell’attaccamento alle proprie radici. Nascono così strumenti dalle sonorità nuove come lo Scatolophon (una semplice scatola di polistirolo con un elastico da ufficio come basso), la Scopa Elettrica (una comune scopa che con un elastico da sarta come chitarra elettrica) oppure una semplice cazzuola che non ha omologhi nel panorama della strumentazione convenzionale. Fino ad arrivare agli strumenti elettrificati, bassi e chitarre costruiti con pezzi di parquet. A chiudere il palco centrale, un gruppo che ha saputo coniugare le proprie radici periferiche in un energia contaminata e travolgente caratterizzata dai bidoni metallici suonati alla maniera dei tamburi africani. Un fenomeno artistico unico, capace di mescolare una tradizione di provenienza tribale, africana, con l’immagine dura, estrema della civiltà industriale: Les Tambours Du Bronx, protagonisti di un continuo e inarrestabile sconfinamento di linguaggi, di culture di provenienza che li ha “sradicati” dal loro ambito territoriale facendone, da più di trent’anni un fenomeno spettacolare e culturale internazionale. Oggi la band brandisce l'emblema delle sue origini, il Rinoceronte, e torna selvaggiamente alle sue radici. Il tema della 20/a edizione della rassegna esprime quindi la visione di un progetto, hanno spiegato il direttore artistico, Dario Zigiotto, e il sindaco di Pertosa, Michele Caggiano, "che intende consolidare il ruolo del 'Negro Festival' anche di mediatore culturale dell’intrattenimento e dello spettacolo, costruendo a ridosso delle Grotte, autentico obiettivo di questa proposta di marketing territoriale, una programmazione che si rivolga a famiglie, appassionati di genere, giovani, ma in un contesto in cui l’originalità e l’importanza del cast sappiano fornire un’occasione unitaria di attrazione, senza rinunciare ad offrire anche una più precisa occasione culturale".
NOTTE, DJ SET E TRADIZIONE - A rafforzare lo spirito del XX Negro, l’innovativa proposta di Alessio Bertallot, conduttore radiofonico, cantante, disc jockey e operatore musicale tra i più aperti e innovativi in ambito di ricerca musicale che, invitato a produrre una selezione di giovani DJ campani in grado di fornire indicazioni sul loro senso di radici musicali ha coinvolto tre giovani “a chilometro zero” che in ciascuna serata proporranno un loro repertorio. A coordinare questa ulteriore “rassegna nella rassegna”, Valentina Curto.
SPELEOTREKKING, CARCIOFO BIANCO E MOSTRE - Accanto alle note, le Grotte propongono anche un'offerta di prodotti tipici locali e biodiversità gastronomiche, a partire dal raro Carciofo bianco di Pertosa, e attività legate all'ancestrale e misterioso fascino dell'area. Nel corso della rassegna è infatti previsto il "Negro Speleo Trekking": in esclusiva europea questa disciplina combina il gusto per l'esplorazione fluviale con quello per lo sport adrenalinico. Con i gommoni da raft si risalgono i 300 metri del fiume sotterraneo fino allo sbarco alla cascata, per poi inoltrarsi verso la polla sorgiva del fiume Negro. Un cartellone - organizzato dalla fondazione "Mida" - che prevede mostre sulle grotte turistiche più belle in Italia, su “L’Inferno necessario”, sul tema delle "Radici". la Fondazione MIdA riserva anche un’eccezionale promozione del 50% sul biglietto del percorso completo agli spettatori e ai partecipanti del festival di musica etnica. Prima delle esibizioni, si potranno visitare le Grotte,unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna.

IL PROGRAMMA MUSICALE
21/23 agosto
www.negrofestival.com
Venerdì 21 Agosto (Le radici e la canzone
) ore 21.30 Antro Extra FLO
ore 22.15 Main Stage ALTI & BASSI
ore 23.00 FRANCESCO DE GREGORI in “VIVAVOCE”
ore 01.00 DJ SIMI


Sabato 22 Agosto (Le radici e la memoria)
ore 21.30 Antro Extra GIANCARLO SCHIAFFINI con SILVIA SCHIAVONI FANFANI & ENSEMBLE DISSONANZEN
ore 22.15 Main Stage BARO DROM ORKESTAR
ore 23.00 ORCHESTRA DI TAMMORRE E PUTIPÙ
ore 01.00 DJ CICCIO SCIÃ’


Domenica 23 Agosto (Le radici e il futuro)
ore 21.30 Antro Extra RAIZ & FAUSTO MESOLELLA in “DAGO RED”
ore 22.15 Main Stage CAPONE & BUNGTBANGT
ore 23.00 LES TAMBOURS DU BRONX
ore 01.00 DJ EKSPO

Ingresso 22 e 23 agosto: 5 euro

PER INFORMAZIONI E INTERVISTE:
DARIO ZIGIOTTO: Direttore artistico Festival Negro - 348.4111349
MICHELE CAGGIANO: Sindaco di Pertosa - 329.3176679

Fondazione MIdA – Grotte di Pertosa-Auletta - Tel. 0975 397037 - Fax 0975 397245 - www.fondazionemida.it - marketing@fondazionemida.it www.grottedipertosa-auletta.it - info@grottedipertosa-auletta.it

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