Sventata truffa ad un gallerista di Andria

Le Fiamme Gialle della Tenenza di Adria, coordinate dal pubblico ministero Davide Nalin, hanno rinvenuto e sequestrato due falsi l’autore, uno riproducente una serigrafia del famoso Botero, Family Scene, l’altro un certificato di autentica di un dipinto di Emilio Vedova nonché un dipinto di Alessandro Coticchia (meglio conosciuto con lo pseudonimo di Sandro Chia) oggetto della truffa sul quale sono in corso accertamenti per stabilirne l’autenticità.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia per truffa presentata alla Tenenza di Adria da parte di un gallerista locale che segnalava di aver consegnato a un commerciante di opere d’arte di Ferrara un dipinto di Sandro Chia, uno dei più importanti esponenti della Transavanguardia italiana, affinché ne curasse la vendita. Da quel momento, con vari artifizi e raggiri, il commerciante aveva impedito al gallerista di rientrare in possesso dell’opera. Il pm Nalin, sulla base della ricostruzione investigativa degli eventi fornita dagli uomini della GdiF, disponeva la perquisizione del domicilio del commerciante residente in un prestigioso quartiere di Ferrara.

Durante le ricerche del quadro di Chia i militari rinvenivano, occultata nel sottotetto della villetta, l’autentica “falsa” di un’opera del pittore impressionista Emilio Vedova mentre, in garage, nascosto dietro le statuette del presepe, recuperavano una falsa opera grafica di Fernando Botero. Durante la perquisizione gli investigatori scoprivano inoltre che l’olio su tela di Sandro Chia era passato nelle mani di una terza persona che veniva invitata a consegnare il dipinto nelle mani dei finanzieri così come puntualmente avveniva. Al termine delle operazioni il responsabile dell’attività illecita veniva denunciato per l’art. 178 del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici D.lgs 42/2004 e per l’art. 648 del Codice Penale

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