Sanza (Sa). I danni all’agricoltura dalla fauna selvatica, prevenzione e responsabilità, seminario tecnico

L’Associazione Sapienza Onlus di Sanza, presieduta dal Dott. Pasquale Citera,organizza, con il patrocinio del Comune di Sanza, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e della Regione Campania, il Convegno tecnico:”I danni all’agricoltura dalla fauna selvatica, prevenzione e responsabilità”venerdì 26 novembre 2021, ore 18,30 presso CEA, contrada Salemme, Sanza.Il seminario tecnico-scientifico, coordinato dal Giornalista dott. Pietro Cusati, vedrà l’intervento di numerosi Esperti del settore come Giuseppe Rubino ( avvocato ambientalista) gli assessori all’ambiente Gaetano Spano, Antonio Citera e Francesco Antonio Cozzi, il consigliere provinciale Giovanni Guzzo, per la Regione saranno Presenti il dott. Tommaso Pellegrino e l’assessore alle politiche agricole Nicola Caputo che farà anche le conclusioni dell’incontro, mentre i saluti saranno affidati al sindaco di Sanza dott. Vittorio EspositoUna piaga che arreca danni ingenti al settore agricolo, in queste condizioni è difficile fare agricoltura nel nostro territorio.

Le trasformazioni sociali ed economiche che si sono verificate dalla metà del secolo scorso hanno avuto importanti ed evidenti effetti sull’ambiente e sulla composizione della fauna selvatica che è in continua crescita, come si può dedurre dagli ingenti danni subiti dall’agricoltura e dall’aumento degli incidenti stradali.Alcune specie di ungulati, in particolare il cinghiale e il capriolo, da secoli scomparsi in gran parte d’Italia, sono ora presenti in buona parte dell’Italia.  A essi si aggiungono specie da sempre presenti, quale la lepre, e altre, introdotte da altri continenti, quali la nutria e la minilepre.

La situazione faunistica appare dunque complessivamente ancora in evoluzione e con crescenti rapporti conflittuali con l’agricoltura, particolarmente quella più specializzata.Il tema della responsabilità civile per i danni arrecati dalla selvaggina in agricoltura sembra conservare una costante attualità segnato, da un lato, dall’incremento del numero e della varietà dei danni anche a fronte di una diversificazione delle specie animali che li determinano1 , dall’altro dal dibattito sempre accesso sia presso gli organi amministrativi che presso gli organi giurisdizionali.

Si tratta di un fenomeno – la cui rilevanza è da tempo ben nota alla comunità scientifica, che figura in crescente aumento con impatti significativi sull’attività economica delle imprese agricole e che pone concreti problemi nella prospettiva della prevenzione del suo danno e del conseguente ristoro.Durante il convegno si andra anche alla ricerca di una soluzione. La convivenza fra fauna selvatica e agricoltura è diventata sempre difficile e rende attuali le problematiche connesse alla quantificazione dei danni e la determinazione dell’indennizzo. Una delle maggiori difficoltà alla soluzione equilibrata della complessa situazione consiste nella conflittualità tra il mondo dell’agricoltura, quello ambientalista e quello venatorio.  Anche la normativa in vigore risente della sovrapposizione di competenza che afferiscono in parte al Ministero dell’Agricoltura e in parte a quello dell’Ambiente.

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